sabato 30 maggio 2009

Come votare a Reggio Emilia Certificato elettorale dove richiederlo

non so cosa votare!! ecco il sndaco d reggio emilia

matteo-olivieri-reggio-emilia
Voto sindaco Reggio EMilia

Sono nato il 7 dicembre del 1974, oggi ho quindi 34 anni. Gran parte dell’infanzia la passo a giocare nel parco a pallone, estate primavera e autunno, inverno compreso. Tessera del WWF a 8 anni e una passione precocissima per gli animali. “Farò il veterinario, andrò a vivere in America e avrò 5 figli”, dicevo a mio padre, ancora alunno alle elementari. La crisi della metallurgia europea aveva portato la cassa integrazione a casa mia. Sono infatti orgoglioso di appartenere ad una famiglia di metalmeccanici. Mio padre 40 anni in fonderia, oggi in pensione, i miei fratelli diplomati tecnici, lavorano nell’industria meccanica e del mobile. Mia mamma è casalinga, alternando ad alcuni periodi in un’impresa di pulizie. Nel 1993 mi diplomo al Liceo Scientifico e scelgo l’Emilia per i miei studi. Impegnato per anni nell’Associazione degli Studenti del mio corso di laurea, Scienze Ambientali di Parma. Partecipiamo alle fiere nel settore dei rifiuti come espositori e spaliamo residui tossici della lavorazione del petrolio, rilasciati dal naufragio della petroliera “ERIKA” sulle coste della Bretagna. Nel 2001 mi laureo e comincio (sarebbe meglio dire continuo) un lavoro che mi appassiona ogni giorno di più. Mi occupo di pianificazione urbanistica e ambientale, risparmio energetico, certificazioni ambientali, monitoraggio del traffico, e forse anche per questo mi sento ogni giorno un po’ ignorante rispetto al mare di conoscenza di cui avremmo bisogno, per cambiare. Precario per oltre otto anni dai primi lavori occasionali, da pochi mesi assunto e da poche settimane confermato, vivo la straziante stagione del precariato “delle uova”: cococo, cocopro, prestazioni occasionali, che già solo dai termini sono una garanzia di demotivazione e sfiducia nel futuro.

Tengo duro, e adesso sono qua e mi propongo per un altro mestiere. Un lavoro per cui ho acquisito una professionalità negli anni di collaborazione con numerose amministrazioni pubbliche, consulenti privati, contatti con i cittadini, organizzazione del lavoro. Questo mestiere è fare il sindaco di Reggio Emilia, città in cui vivo da 15 anni e che frequento da quando ero ancora un ragazzino, città che ho scelto per vivere, per i motivi che voi tutti conoscete bene. Cittadini a tutto tondo, che si rimboccano le maniche, criticano, si divertono. Quartieri a misura d’uomo come quello in cui vivo. La città in cui ho sempre fatto volontariato, prima per un’associazione che dà sostegno alle vittime civili di guerra, poi con gli Amici di Beppe Grillo, i miei amici.

Mi spinge la voglia di tenere lontani quei mostri italiani che sono tra noi: le mafie, l’inquinamento, la sovrappopolazione, le massonerie, questi Partiti, le negazioni di quella bandiera, di quella Costituzione, di quei martiri per la Libertà che non sono lì per alimentare dibattiti, ma per darci la stessa aria che respiriamo.

Questa volta ho la soddisfazione di scegliere il mio tempo determinato: fare un lavoro per la comunità reggiana e poi togliermi di mezzo, lasciando spazio ad altri.

Concorro per vincere. La forza di decine di persone che senza tessere di partito, incensurate, senza una carriera politica alle spalle decidono di sfidare tutto e tutti, fuorché i loro Concittadini con la “C” maiuscola, non si può fermare. E’ solo questione di tempo, e io sono molto paziente.

non so cosa votare!! ecco il sndaco d reggio emilia

matteo-olivieri-reggio-emilia
Matteo Olivieri

Sono nato il 7 dicembre del 1974, oggi ho quindi 34 anni. Gran parte dell’infanzia la passo a giocare nel parco a pallone, estate primavera e autunno, inverno compreso. Tessera del WWF a 8 anni e una passione precocissima per gli animali. “Farò il veterinario, andrò a vivere in America e avrò 5 figli”, dicevo a mio padre, ancora alunno alle elementari. La crisi della metallurgia europea aveva portato la cassa integrazione a casa mia. Sono infatti orgoglioso di appartenere ad una famiglia di metalmeccanici. Mio padre 40 anni in fonderia, oggi in pensione, i miei fratelli diplomati tecnici, lavorano nell’industria meccanica e del mobile. Mia mamma è casalinga, alternando ad alcuni periodi in un’impresa di pulizie. Nel 1993 mi diplomo al Liceo Scientifico e scelgo l’Emilia per i miei studi. Impegnato per anni nell’Associazione degli Studenti del mio corso di laurea, Scienze Ambientali di Parma. Partecipiamo alle fiere nel settore dei rifiuti come espositori e spaliamo residui tossici della lavorazione del petrolio, rilasciati dal naufragio della petroliera “ERIKA” sulle coste della Bretagna. Nel 2001 mi laureo e comincio (sarebbe meglio dire continuo) un lavoro che mi appassiona ogni giorno di più. Mi occupo di pianificazione urbanistica e ambientale, risparmio energetico, certificazioni ambientali, monitoraggio del traffico, e forse anche per questo mi sento ogni giorno un po’ ignorante rispetto al mare di conoscenza di cui avremmo bisogno, per cambiare. Precario per oltre otto anni dai primi lavori occasionali, da pochi mesi assunto e da poche settimane confermato, vivo la straziante stagione del precariato “delle uova”: cococo, cocopro, prestazioni occasionali, che già solo dai termini sono una garanzia di demotivazione e sfiducia nel futuro.

Tengo duro, e adesso sono qua e mi propongo per un altro mestiere. Un lavoro per cui ho acquisito una professionalità negli anni di collaborazione con numerose amministrazioni pubbliche, consulenti privati, contatti con i cittadini, organizzazione del lavoro. Questo mestiere è fare il sindaco di Reggio Emilia, città in cui vivo da 15 anni e che frequento da quando ero ancora un ragazzino, città che ho scelto per vivere, per i motivi che voi tutti conoscete bene. Cittadini a tutto tondo, che si rimboccano le maniche, criticano, si divertono. Quartieri a misura d’uomo come quello in cui vivo. La città in cui ho sempre fatto volontariato, prima per un’associazione che dà sostegno alle vittime civili di guerra, poi con gli Amici di Beppe Grillo, i miei amici.

Mi spinge la voglia di tenere lontani quei mostri italiani che sono tra noi: le mafie, l’inquinamento, la sovrappopolazione, le massonerie, questi Partiti, le negazioni di quella bandiera, di quella Costituzione, di quei martiri per la Libertà che non sono lì per alimentare dibattiti, ma per darci la stessa aria che respiriamo.

Questa volta ho la soddisfazione di scegliere il mio tempo determinato: fare un lavoro per la comunità reggiana e poi togliermi di mezzo, lasciando spazio ad altri.

Concorro per vincere. La forza di decine di persone che senza tessere di partito, incensurate, senza una carriera politica alle spalle decidono di sfidare tutto e tutti, fuorché i loro Concittadini con la “C” maiuscola, non si può fermare. E’ solo questione di tempo, e io sono molto paziente.